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Novembre 2002

 

Gruppo Bairo

 

Imperia: Per il cane investito soccorsi immediati
Purtroppo non c´è stato nulla da fare: il cane lupo investito in frazione Piani da un´automobilista che giovedì mattina ha pensato bene di non fermarsi neppure è stato soppresso per evitargli ulteriori sofferenze. Una squadra di operatori ecologici, che aveva avvertito le autorità, aveva espresso perplessità sui ritardi negli interventi.
 
Lavagno (Vr): Ancora due cuccioli uccisi con il topicida
Ignoti hanno avvelenato i cani nel borgo che ama i cani. È accaduto in località Preare, sulle colline, dove in ogni cortile scodinzola almeno un animale e dove nei giorni scorsi, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, sono morti due meticci: Max, 6 mesi e Bobo, 17 mesi. «Max è stato ucciso da un boccone infarcito di un topicida».
 
Sestu ( Ca ): Strage di cani a San Gemiliano
Altri quattro cani avvelenati nella pineta di San Gemiliano. Le carcasse degli animali sono state ritrovate qualche giorno fa dai volontari della “Pet’s Friends”, l’associazione che da tempo si occupa di sfamare i tanti randagi che vagano per il paese. È l’ennesima mattanza consumata nei pressi della chiesetta campestre: quest’anno i cani trucidati sono stati una ventina, come confermano anche gli agricoltori che lavorano nella zona. Molte bestie ammazzate anche in città: i bocconcini avvelenati hanno ucciso anche in via Salvemini e in via Andrea Costa.
 
Celano ( Aq ): Avvelenati tre cani di razza
Continua nella Marsica la strage di cani di razza. Ne sono stati avvelenati altri tre: due da caccia e uno da tartufo. E' accaduto in località "La Selva" sui monti a nord di Celano e in località "La Liscia" nei pressi di Paterno. Gli animali hanno ingoiato polpette con veleno lasciate in montagna in località in cui vengono portati i cani da caccia e da tartufo. Nei giorni scorsi erano stati avvelenati altri tre cani di razza.
 
Brescello ( Re ): Due cani «segregati» in un furgone e liberati dai vigili di Brescello Due cani, razza meticcia di grossa taglia, chiusi da alcuni giorni nel vano di un autocarro leggero; è quanto scoperto dall'ispettore Mauro Dallasta, comandante della polizia municipale di Brescello, che insieme all'agente Andrea Giannotti, ha provveduto a rintracciare il proprietario del mezzo e risolvere la situazione sgradevole dei poveri animali.
 
Chieti: Rapito Zeno cane di un quartiere
I residenti in via Madonna degli Angeli non riescono a darsi pace dal giorno in cui un furgoncino ha portato via Zeno, un meticcio di taglia piccola e di colore marrone che era stato adottato dalle famiglie del quartiere.
Il cagnolino è sparito il 7 ottobre e adesso gli abitanti reclamano l'intervento delle autorità per fare chiarezza sull'episodio. Il furgoncino pare che fosse di una clinica veterianria privata.
 
Milano: Le torture per inferocirlo e prepararlo alla «lotta»
A sei mesi il Pit Bull prescelto sostiene lo scratch, una prova di aggressività: viene aizzato contro un altro cane per vedere se promette bene. Da quel momento iniziano le torture. Ore di corsa su tapis roulant e se il cane rallenta perché è stanco un dispositivo gli stringe il collare fino a soffocarlo; viene poi vestito di una pettorina cui è agganciato un carro con quintali di peso, perché il cane lo traini e diventi più forte; con il collare attaccato a una "giostra", il Pit Bull cerca di inseguire una gallina o un coniglio e continua a correre in cerchio; poi la gara di resistenza mascellare: deve restare appeso per ore a un sacco tenendosi solo con i denti; fino ad arrivare a gabbiette microscopiche, elettroshock, anabolizzanti, alimentazione a base di carne cruda, meglio se di un suo simile? solo allora, dopo questo amorevole trattamento, è pronto per il ring.
 
Vecchiano (Pi): Investito e soppresso: il proprietario è «ignoto»
Una vicenda toccante, quella di un cane di razza Kursar finito sotto le ruote di un'auto in via Delle Cave. L'altra notte, verso le 23, la bestia viene travolta da un'auto condotta dalla signora R.T. Il cane rimane immobile sull'asfalto in gravi condizioni. La donna scende dall'auto e cerca invano soccorso nelle case vicine non osando avvicinarsi all'animale. Nel frattempo sopraggiunge uno scooter guidato da D.C., un giovane di 19 anni che si avvicina alla bestia che con uno scatto repentino gli azzanna l'avambraccio sinistro. Attimi di disperazione per il malcapitato, che viene condotto al vicino presidio ospedaliero da alcuni passanti. Qualcuno suggerisce di chiamare un veterinario di turno. Alle 1,30 arriva sul posto il dottor M.R e la sua diagnosi è inequivocabile: frattura della colonna vertebrale. L'animale viene anestetizzato e portato al Centro Cinofilo Toscano di San Martino Ulmiano. Nei giorni successivi la Usl 5 non si assume responsabilità sulla sua sorte, affidandola al veterinario che decide per l'eutanasia
 
ORIGGIO (Varese):  Il rogo fa una strage di cuccioli
Strage di cuccioli ad Origgio: l'incendio che ha distrutto il grande vivaio "Toppi" non ha dato scampo ad alcuni gattini, cani, pappagallini, uccellini ed anche ad un paio di furetti. Si trovavano all'interno dell'esposizione di piante, fiori e materiale per il giardinaggio, nella quale c'era anche un reparto dove venivano venduti animali domestici. Per loro, chiusi nelle gabbie, non c'è stata possibilità di fuga.
 
Belluno: Fa morire di fame il cane.
Morto come un cane: nessuna definizione meglio s'attaglia al caso approdato ieri mattina sul tavolo del giudice del Tribunale di Belluno, dottoressa Antonella Coniglio. Tra i plichi di fascicoli riguardanti i processi di cui si doveva trattare c'era anche quello che riguardava Renato Polloni, 44 anni di Caralte di Perarolo, imputato di maltrattamenti di animali. Non infrequenti casi del genere nell'aula del Palazzo di Giustizia. Ma particolarmente cruda la storia riassunta in sole quattro righe di un capo d'imputazione la cui rappresentazione visiva, costituita da una serie di fotografie, rende superfluo ogni ommento. Dovrà dare invece esaurienti spiegazioni nel corso del dibattimento il cadorino accusato di aver trattato il suo cane con tanta incredibile crudeltà. Lo aveva tenuto legato alla catena chissà per quanti giorni senza passargli nè cibo nè acqua. Una condanna per quel cane arrivato lentamente allo stremo. Assetata e affamata, la bestia venne trovata morta in condizioni pietose.
 
Oristano: Ma l'amore per Willy non commuove lo Iacp
Rischia lo sfratto perché ha in casa il cane che ha salvato e curato
Gli altri condomini protestano e l'istituto ha intimato all'anziana pensionata di allontanare l'animale. La vicenda che ha dell'incredibile rischia di finire ora in un'aula del tribunale.
 
Rovigo: cagnolino salvato dai vigili
Intervento fuori dall'ordinario per gli agenti della Polizia Municipale, che soccorrono un cagnolino investito da un'automobilista che, indiffernte, continua la sua corsa. In una società come l'odierna, spesso troppo tesa al conseguimento del profitto e dei beni materiali, tanto da non curarsi del debole e di chi soffre, assume un valore emblematico l'operazione messa in atto dal comandante della Polizia Municipale di Porto Viro, Mario Mantiovan, e dal Corpo dei suoi agenti.
 
Locri ( Rc  ): il caso della cagnetta ferita e trascinata.
In merito alla vicenda della cagnetta trascinata e ferita da sconosciuti, qualche tempo fa a Locri, registriamo anche la lettera di Sonny Rechici, consigliere nazionale Lav. «Il 12 ottobre siamo stati chiamati come Lav (tramite una nostra socia) ad intervenire per un caso di maltrattamento nei confronti di un cane, trascinato a sangue sull'asfalto, secondo quanto ci hanno raccontato, da due ragazzi in scooter». Per l'esattezza l'episodio, si legge nella lettera, si era verificato l'8 ottobre. «I ragazzi presenti, abitanti nelle vicinanze, che avevano prestato le proprie cure alla cagnetta, ci hanno chiesto di supportarli nella denuncia e di preparare un comunicato con cui diffondere la notizia.
 
Paternò ( Pz  ): scoperta una centrale
Interrotto dagli uomini della Guardia di Finanza un combattimento tra cani organizzato da alcuni volti noti alle forze dell'ordine. Il bilancio del blitz dei ginanzieri è di due persone arrestate per oltraggio e violenza a pubblico ufficiale, una dozzina di “allevatori” denunciati per maltrattamenti agli animali e altri ancora per scommesse clandestine e traffici di animali. Una ventina di finanzieri ha circondato le campagne ricadenti sulla vecchia strada provinciale che da Paternò conduce a S. Maria di Licodia, focalizzando la loro attenzione nei pressi di una cava e di un casotto un tempo utilizzato per demolire le vecchie auto.
 
Pescina (Aq  ):Altri tre cani uccisi con polpette avvelenate
Ancora avvelenamenti di cani di razza. Marsica. Questa volta è accaduto in località "La Scalera", in prossimità della galleria di Cocullo e in località "Orsetto", nei pressi di Pescina. A essere uccisi con il veleno sono stati tre cani da caccia. Gli animali hanno ingoiato polpette lasciate sui monti.
 
Narni ( Tr ): Randagismo in crescita
Il fenomeno del randagismo è in forte crescita. I cani abbandonati nel territorio comunale sono aumentati sensibilmente nel corso di questi ultimi anni, soltanto nel canile di Schifanoia ne sono ricoverati oltre cento, ma più di una cinquantina si stima vaghino per il comune senza fissa dimora. Alleanza nazionale ha lanciato l'allarme nei giorni scorsi, puntando l'indice contro gli abbandoni indiscriminati. «La gente lascia i cani per strada, disfacendosene come se fossero oggetti da rottamare, quando non possono più tenerli», dice Maria Lanari, che di An è capogruppo in Consiglio.
 
Tromello (Pv): Colpo nell'allevamento Rubati dieci maialini
Dieci maialini di tre mesi che pesano ciascuno 30-40 chili, e valgono complessivamente 1500 euro: è il bottino del furto commesso l'altra notte nell'allevamento di suini "Agrialma" alla cascina Pavesa. Per entrare nell'area occupata dall'allevamento, che ospita circa 5mila capi, i ladri hanno abbattuto un muro di cinta, probabilmente usando un'auto come ariete. Una volta entrati, gli intrusi hanno prelevato una sessantina di "magroncelli".
 
Sondrio: Giornata bestiale di troppi umani
Una domenica di ordinaria follia quella che appena trascorsa, almeno per quanto riguarda gli animali ed i loro snaturati padroni.
Il pronto intervento della Lndc di Lecco ( che ricordiamo risponde al 333 /8416430 ed al 338 /8957794 per ciò che concerne gli animali vaganti o feriti ), è rimasto impegnato tutta la giornata per porre rimedio ai crimini di alcuni lecchesi che con noncuranza se la sono presa con le loro povere bestie.
Si è cominciato in mattinata con il recupero di un meticcio investito a Colico, in via Nazionale, a tutt'oggi in bilico tra la vita e la morte per le lesioni riportate. Ci si è spostati poi direttamente al canile, dove qualcuno ha abbandonato due gattini di un mese. Sempre a proposito di gatti, domenica si è registrato l'ennesimo episodio di avvelenamento, questa volta a Malgrate. Per l'animale nulla da fare; dopo l'autopsia si procederà legalmente contro il colpevole.
L'ora di cena ha portato a degna conclusione una giornata che di degno, almeno per quanto riguarda l'amore per gli animali, ha ben poco da annotare. In località Moregallo i volontari hanno recuperato infatti un cane di 17 anni abbandonato in una scatola di cartone. L'animale, tetraplegico, era stato lì abbandonato dal suo padrone, un "mostro" che non ha nemmeno trovato il tempo per dare una fine decorosa alla vita di questa creatura.
A mezzanotte poi il recupero di un cane di media taglia che da tre giorni vegetava in una piazza in stato di abbandono, senza che nessuno se ne curasse.

Pescasseroli (Aq ):
L'orsa Bubu forse uccisa da cacciatori locali
Che sia caduta sotto le grinfie dei bracconieri è ormai quasi una certezza. Di Bubu infatti, la femmina di orso bruno marsicano scomparsa da due settimane dalle montagne del Parco d'Abruzzo, non ci sono tracce.
 
Fiume (Ts): Uccelli uccisi, cinque cacciatori nei guai
E siamo a sedici. E’ il numero di cacciatori italiani che negli ultimi due mesi sono stati fermati al valico croato-sloveno di Bregana-Obrezje perché in possesso di centinaia di uccellini uccisi a fucilate nonostante fossero tutelati da norme che ne vietano caccia, abbattimento e commercio.
 
Cagliari: Lancia il pitbull contro un gatto «Vai e uccidi»: denunciato
Aizza il suo cane feroce contro un gattino, poi assiste senza far nulla all'aggressione. E solo quando il pitbull sopraffà completamente il micio, interviene: per pulire la strada dal sangue e gettare in un cassonetto quel che restava del povero animale. Protagonista dell'episodio, avvenuto nei giorni scorsi nel cortile di un condominio di via Ciociaria, è un giovane cagliaritano, finito in un rapporto della polizia con l'accusa di maltrattamenti contro animali. In realtà P.V., 34 anni, ha cercato di farla franca: ha pulito l'asfalto e poi ha portato via il suo pitbull.
 
Alleghe (Bl): In strada la strage degli innocenti
Una decina di animali uccisi, diverse macchine incidentate, un paio distrutte e rese inutilizzabili. E' questo il bilancio degli ultimi dieci giorni sulle strade dell'Agordino, da Cencenighe verso la Valle del Biois, soprattutto da Cencenighe verso la valle del Cordevole. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, qaundo un cervo di grosse dimensioni ha tagliato la strada ad un fuoristrada. Il fatto è accaduto tra Alleghe e S. Maria delle Grazie, in una zona troppo spesso teatro di incidenti di questo tipo. Sulla strada sono anche visibili diversi segni di frenate d'auto, che stanno ad indicare proprio questi improvvisi ostacoli che si presentano davanti agli automobilisti, e un cartello che segnala questo pericolo non basta certo a risolvere la situazione.
 
Piuro (So): Grave gattina ferita da una freccia
Una gattina di 6 anni è tornata a casa agonizzante, perchè trafitta da una freccia scagliata probabilmente da una balestra imbracciata da un adulto. Ora è grave, seguita con amorevole cura da una coppia di valchiavennaschi. Un altro episodio, dunque, di crudeltà ai danni degli animali.
 
Roma: pecore rapite, c'è l'ombra della macellazione clandestina
Centocinquanta pecore. Sparite nel nulla. Di notte. A Campoleone. I ladri di bestiame sono tornati all’attacco. E infieriscono di nuovo, col favore delle tenebre e col vantaggio di commettere un reato considerato minore come l’abigeato, ai danni di tante aziende zootecniche della provincia di Roma. Tra gli allevatori, colpiti nel corso dell’ultimo mese almeno sei volte, cresce la rabbia.
 
Cremona: Carcasse di animali Scatta l’allarme
Animali morti in una cascina di via Biraga e vigili urbani subito mobilitati per salvaguardare la salute pubblica. L’allarme è scattato alle 20.15 di ieri sera, quando gli uomini di una pattuglia della Polizia municipale hanno constatato la presenza delle carcasse di un vitello e alcune pecore. Sono partite subito le indagini ed è stata pre-allertata l’Asl.
 
Verona: Un cucciolo di boxer rubato dall’auto
Un cucciolo di boxer è sparito dal furgone verde nel quale l’aveva momentaneamente lasciato la sua proprietaria, che adesso lancia un appello. Assieme al boxer c’era un altro cane, un meticcio. Ma quando un paio di ore dopo sono tornata al furgone, il boxer non c’era più.
 
Macomer: Birori, gregge sterminato a roncolate
Un nuovo grave episodio di violenza è stato compiuto la notte scorsa nelle campagne del Marghine. Un gregge di 153 pecore è stato orribilmente sterminato sulle montagne di Bortigali. Gli ovini appartenevano all'allevatore Angelo Campus, 48 anni, di Birori. Sicuramente più uomini si sono introdotti nell'azienda del Campus a «Sa Pettorina» e dopo aver radunato il gregge in un recinto hanno iniziato ad infierire a colpi di roncola e di coltello.
 
Faloppio (Como): Gatti impiccati e infilzati
Hanno sentito un gatto lamentarsi e si sono trovate davanti uno spettacolo agghiacciante: due ragazze di Faloppio, in provincia di Como, hanno assistito all’agonia di un gatto impiccato con un fil di ferro dal loro vicino di casa e massacrato a bastonate. Davanti alle proteste delle ragazze, che hanno poi denunciato l’uomo per maltrattamenti ai Carabinieri di Gaggiano, si sarebbe giustificato dicendo che l’animale sporcava lo zerbino e non lo faceva dormire. Un altro episodio di violenza sugli animali, anche a Diuro, in Valtellina. Una gatta di 6 anni è tornata a casa agonizzante dopo che qualcuno l’aveva trafitta con una freccia scagliata, probabilmente, con una balestra.
 
Sondrio: Sondalo, dal canile lager
 Massi da due giorni ha ripreso a mangiare, anche se imboccato, prima omogenizzati e ora sembra apprezzare anche la carne in scatola Manzotin e Simmenthal.
Non riesce però ancora a bere e per questo tutte le mattine devono fargli un'iniezione di glucosio. Massi, diminutivo di Massimiliano, non è un cagnolino qualsiasi. E' un lupetto di 3 mesi «salvato» dal canile lager di Sondalo. All'inizio dello scorso ottobre, infatti, vicino all'Abetina i carabinieri scoprirono rinchiusi in uno scantinato alcuni pastori tedeschi in condizioni disperate, ai limiti della sopravvivenza, più alcuni cucciolini. E.C. 48 anni, proprietario del canile lager, già diffidato dall'Enpa per aver preso tempo prima un animale a Busteggia, poi misteriosamente scomparso, è stato denunciato a piede libero.

FALOPPIO (Como):  Uccide il gatto, denunciato "mi sporcava lo zerbino"
Ha impiccato e ucciso un gatto perché gli sporcava lo zerbino. Un uomo residente in una villetta di Faloppio (Como) è stato denunciato per maltrattamento di animali. Due ragazze, sue vicine di casa, lo hanno sorpreso mentre, in giardino, uccideva un gatto. «Lo scorso mercoledì notte - raccontano le due giovani - abbiamo udito dei lamenti: dopo aver aperto la finestra, ci è sembrato di sentire il miagolio di un gatto. Siamo scese e abbiamo visto, attaccato sulla recinzione del giardino della casa vicina, il povero micio. Era appeso per il collo con del fil di ferro. Il proprietario di casa è uscito e ci ha detto di averlo fatto perché il gatto gli sporcava lo zerbino tutti e i giorni e non lo faceva dormire».
Il veterinario che ha eseguito l'autopsia sull’animale ha confermato la morte per soffocamento e riscontrato numerose lesioni. Secondo quanto denunciato ai carabinieri, infatti, l'uomo avrebbe anche massacrato il gatto a bastonate.

Torino: Macellazione clandestina
Importazione di bovini malati o privi di documentazione sanitaria e somministrazione di farmaci proibiti e anabolizzanti. In altri termini: allevamento e vendita - con tanto di mancanza di certificati sanitari - di bovini a rischio per la nostra salute. Ci sono anche 12 piemontesi - 9 allevatori e 3 veterinari - tra i 35 uomini contro cui i carabinieri del Nas hanno eseguito un ordine di custodia cautelare. Un´operazione vastissima, estesa a tutto il territorio nazionale, tra Napoli (dalla Procura di Nola, in provincia di Napoli è partita l´inchiesta), Torino, Cuneo, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento, Taranto e Treviso.

Catania: cinque gattini seviziati e uccisi Cinque gattini, di circa un mese di vita, seviziati ed uccisi sono stati trovati da volontari della Lav (Lega antivivisezione) nella centrale via Alessandro Manzoni di Catania. Secondo la denuncia dell' associazione, uno degli animali sarebbe morto per delle ustioni provocate con dell' olio caldo, mentre un altro sarebbe stato decapitato. Sul posto è intervenuta la polizia

Lecco: Cane sparito mistero Destinato alla vivisezione? «Giallo» sulla scomparsa di un cane da una clinica veterinaria. Dichiarato morto dal veterinario non si sa dove siano finite le sue spoglie. La denuncia parte dalla proprietaria, Paola de Capitani, 30 anni, che sulla sepoltura del suo boxer ha avuto versioni contrastanti dal veterinario della clinica.

ALÌ TERME Messina: Giro di cani rubati
unedì, intorno alle 18, il 55enne S.S. si è intrufolato nella proprietà di G.F., in contrada Famà. All'interno del casolare, oltre a diverse attrezzature agricole, erano tenuti diversi cani da caccia che l'imprenditore aliese aveva cresciuto e addestrato con cura. Indisturbato, il malvivente ha condotto i cani verso la sua autovettura, ma nel tentativo di trascinarli uno ha opposto certamente resistenza; l'animale, ribellandosi al rapitore, si è strozzato con il collare, fino al punto di morire.
Tutta quest'operazione non dev'essersi svolta senza rumori sospetti; i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti tempestivamente all'arrivo della segnalazione. Il ladro, disturbato, ha abbandonato i cani, pronti per essere caricati. L'automobile era parcheggiata in aperta campagna, a circa 500 metri dal luogo del delitto. Nel frattempo, sono sopraggiunti rinforzi dalla stazione di Messina Sud. Le campagne sono state battute a tappeto; non essendo nota la descrizione del malvivente, quest'ultimo non ha avuto difficoltà a scappare.
 
Ragusa: Quando l'uomo è peggio delle bestie
Potrebbe esserci uno scontro tra cacciatori dietro all'avvelenamento di alcuni cani denunciato ieri alla Polizia. Si tratterebbe di una “vendetta” ordita dai cacciatori di posta nei confronti dei colleghi che esercitano l'attività venatoria con l'uso dei cani. I primi, che attendono la selvaggina appostati nei pressi delle tane, si sentirebbero danneggiati da chi invece fa uso dei cani. Le unità cinofile, con il loro movimento, metterebbero infatti in fuga le prede attese al varco dai cacciatori di posta. È questa la prima spiegazione data dagli uomini della Squadra volanti che indagano su due episodi registratisi negli ultimi giorni. Dei cani impegnati in battute di caccia sono morti avvelenati in contrada Tabuna e in contrada Fortugno
 
Imperia: In due campi seppelliti oltre duemila cani
Duemila cani, forse 2 Mila 500. Tutti seppelliti in due campi alla periferia di Porto Maurizio, nell´immediato entroterra, trasformati in un enorme cimitero. E´ questa la macabra scoperta fatta dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Imperia, diretto dal dottor Giovanni Vetrone, dopo un´indagine durata mesi. Un uomo, G. M., 49 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Il reato si configura tra quelli di natura ambientale in particolare per aver smaltito «rifiuti animali» in aree non idonee e senza alcun permesso. I cani, infatti, venivano seppelliti, a pagamento, nei terreni di proprietà di G.M.. Gli animali erano sistemati in lunghi fossati scavati a ridosso di un muro, con un mezzo meccanico

Ragusa: cani da caccia morti dopo aver ingerito bocconi avvelenati
Moria di cani da caccia nelle campagne alla periferia del capoluogo, per avere ingerito dei bocconi avvelenati, confezionati con frattaglie di pollo e disseminati da ignobili individui con il precipuo scopo di eliminare i fedeli amici dell'uomo.
 
Urbino: Istrice impiccato
Un istrice è stato trovato morto preso da un laccio a S. Giorgio di Pesaro (vicino Borgo Massano), da un tartufaio, tale Walter, che ha fatto la segnalazione alla sede WWF di Urbino e all'Università. L'istrice era in avanzato stato di decomposizione.
Il nuovo episodio di bracconaggio e crudeltà sugli animali diventa lo spunto per le associazioni ambientaliste
 
La Spezia: Strage di gatti con veleno
Strage di gatti in via Arzelà alla Chiappa. Ignoti, nelle ore notturne, hanno piazzato dei bocconi avvelenati vicino al ritrovo dei felini. Numerose bestiole sono morte per la grave intossicazione: alcuni proprietari hanno sporto denuncia all'Ufficio tutela animali del Comune.
 
Aosta: Moria di passeri nel Breuil
Qualche settimana fa ne erano morti tre o quattro e nessuno ci aveva fatto caso più di tanto. «Sarà stato il freddo» avranno pensato i più sensibili. Quel che invece accaduto ieri potrebbe ispirare un «giallo animalista». Un centinaio, questa volta, i passeri morti: e anche loro per ora senza un perché. L´emergenza è scattata ieri mattina. Alcuni abitanti del Breuil hanno notato un «tappeto» lungo la strada principale del centro turistico, nelle vicinanze della chiesa. Passerotti che cadevano dalle grondaie e morivano poco dopo
 
CITTA’ DI CASTELLO (Perugia): Cani da tartufo vecchi o malati abbandonati in campagna
Crescono gli abbandoni dei cani da caccia e da tartufo. Tanti nuovi ospiti a quattro zampe al canile municipale di Città di Castello, prima utilizzati per caccia o ricerca del tartufo e poi lasciati in aperta campagna in preda alla fame e alle intemperie, perché vecchi o feriti.
 
Empoli: Lascia 4 gattini nel cassonetto
Quando si presenta davanti al cancello del gattile, nel quartiere di Carraia, trova solo un giovane volontario. Che le dice di aspettare. Ma lei, un'anziana, con una scatola di cartone in mano, dove tiene quattro gattini appena nati, non ascolta. Risale sul taxi che l'aveva accompagnata e s'allontana. Poi chiede all'autista di fermarsi davanti a un cassonetto dei rifiuti e adagia quella scatola, con tutto il suo contenuto. E se ne va.
I gattini sono stati recuperati poco dopo, nella zona di Santa Maria. E, fortunatamente, sono stati consegnati alle amorevoli cure delle gattare che mandano avanti anche l'associazione che gestisce la struttura di Carraia.
 
Ravenna: Quell'allevamento è un lager
Quali le modalità per gestire un allevamento di oltre duecento cani, pointer, da caccia, in condizioni «non incompatibili con la loro natura»? Ecco, in sintesi, il quesito che dovrà sciogliere il giudice onorario Ornella Manoli al processo che vede come imputato il veterinario Giorgio Guberti accusato di maltrattamento di animali, trecento cani tenuti in due allevamenti, in vicolo Marana, una traversa di via Dismano (duecento cani) e in via Arrigoni (54 cani), fra Campiano e S.Pietro in Vincoli. Guberti è difeso dagli avvocati Giancarlo Ridolfi e Giovanni Scudellari.
 
Spalato (Ts): Cani avvelenati a Spalato: denunciato guardacaccia
Sarebbe stato un guardacaccia di 48 anni (di cui la polizia non ha reso note le generalità) a disseminare sulle pendici del monte Mosor le esche avvelenate che la settimana scorsa hanno causato la morte di Riki, il Borterd Collie beniamino della squadra spalatina del Soccorso alpino. Prima che fosse scattato l’allarme, i bocconi al veleno avevano però mietuto vittime tra la fauna locale (martore, volpi, corvi) e fra i cani di alcuni cacciatori del posto, alcuni dei quali erano comunque riusciti a salvare i propri animali con la somministrazione tempestiva di un antidoto.
 
Firenze: Cani da combattimento: due persone denunciate
Un ring per il combattimento dei cani, allestito all’interno di un allevamento abusivo in provincia di Bergamo. È quanto ritengono di aver scoperto sabato scorso i carabinieri del Noe di Firenze assieme alla Lav nell’ambito dell’operazione “Happy dog” che il 9 ottobre aveva portato al sequestro di 22 pitbull, alcuni dei quali con cicatrici attribuibili, per l’accusa, a ferite da combattimento, trovati in un canile nelle campagne pisane.
 
Ascoli: Sparano due fucilate contro un rotwailler
Hanno ucciso a fucilate, un bellissimo esemplare rottweilr, nelle periferia di S.Benedetto. Durante la notte tra venerdì e sabato due colpi hanno interrotto il sonno degli abitanti della zona periferica di S.Benedetto. I colpi erano diretti al cane di razza che è stramazzato a terra agonizzante.
 
Gussago (Bs): i bocconi alla stricnina uccidono due gatti in poche ore
Mi sento impotente; non pretendo che tutti amino gli animali, ma il rispetto per chi li ama sì». Sono parole, piene di amarezza, della signora Cinzia, costretta a commentare la morte delle sue due gatte, uccise in sole 24 ore dalla stricnina piazzata molto probabilmente in bocconi avvelenati. Il caso si è verificato nei giorni scorsi a Gussago, nella frazione Sale, e ha ingrossato una serie lunghissima di episodi analoghi avvenuti un po’ in tutto il territorio provinciale.
La signora ha perso per prima una micia bianca di due anni. «Mercoledì mattina barcollava e vomitava: l’abbiamo portata dal veterinario ma è morta durante la notte. E il fatto che mi addolora ancora di più è che era una trovatella recuperata ferita in un fosso; l’avevamo salvata e qualcuno l’ha uccisa».
Poche ore dopo, dicevamo, il secondo caso: un’altra gatta, anche questa salvata dalla strada. Stavolta il veterinario ha effettuato l’autopsia, stabilendo, dicevamo, l’avvelenamento da stricnina. «Tutte e due le gatte - racconta la signora - erano, sterilizzate e dotate di un collare col campanellino: era chiaro che avevano un proprietario. Noi abbiamo anche tre cani, e adesso abbiamo paura».
Dopo il doppio avvelenamento, e una volta in possesso della diagnosi del veterinario, la donna ha presentato denuncia ai carabinieri di Gussago
 
Gattatico (RE): Gatta torturata e uccisa, nessuno fa nulla
Seviziata e torturata una gattina di sei mesi.
Gli autori sarebbero ragazzini di 12/13 anni, sorpresi altre volte a molestare animali.
Il fatto: il 31 ottobre scorso un gruppo di minorenni ha inteso festeggiare la notte di hallowen infierendo sul felino con orribili sevizie,fra le quali l'inserimento di un petardo nel retto.
Successivamente la bestiola è stata bruciata e poi lasciata su di un muretto di fronte alla casa della famiglia proprietaria della gattina, in via della Libertà, a Praticello; accanto al povero animale, un cero cimiteriale acceso ed una lattina di birra vuota.
 
Quadri (Ch ): Cani da tartufo avvelenati
Ha perso due cani da tartufo, entrambi morti per avvelenamento. D.A. di Quadri spesso andava alla ricerca dei famosi e prelibati tuberi in compagnia dei suoi cani che ora però non ci sono più. Sono morti dopo una lunga e dolorosa agonia. Avvelenati da uno "strano" liquido con cui gli animali sono venute a contatto, mentre erano con il loro padrone.
Così ha raccontato il proprietario che ha deciso di rendere pubblica la vicenda soprattutto per richiamare l'attenzione della Forestale e sollecitarla a maggiori controlli.
 
Fabriano (An): Il cucciolo scampato ai combattimenti Maltrattato e seviziato. Sabato scorso una ragazza ha trovato un cucciolo di pitbull nei pressi della frazione di San Donato. Il cagnolino era disidratato, con una forte gastroenterite ed aveva i baffi tagliati. La ragazza lo ha immediatamente portato dalla veterinaria Alessandra Ricciotti che si è presa cura di lui e che si sta impegnando per trovargli una famiglia. E intanto i carabinieri di Fabriano stanno indagando sulla provenienza del cagnolino. Già, perchè non è affatto escluso che il cucciolo, di appena tre mesi, sia stato già avviato all'addestramento per il combattimento tra cani. Forse non rispondeva ad una qualche esigenza dei suoi barbari padroni e così è stato abbandonato.
 
Lomello (Pv): Fermate il killer dei gatti
Gatti decapitati, avvelenati, squartati. A volte anche impallinati da armi da caccia. Da Lomello parte una denuncia nei confronti di ignoti che uccidono i gatti della colonia che vive attorno a via Peschiera. La denuncia è stata avanzata dall'Associazione nazionale protezione animali di Mortara dopo che in paese si è registrato l'ennesimo attacco nei confronti di un branco di gatti.
 
Taipana ( Ud ):Topicida al cane del guardacacc
Avvelenato con una sostanza topicida il cane di Roberto Coos, direttore della riserva di caccia. E’ questo il responso delle analisi svolte sulla carcassa dell’animale dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, sezione di Udine, e confermate dalla sede centrale di Padova. La bestia, un segugio di razza francese, era stata trovata esanime all’interno del recinto di casa. L’esame autoptico ha riscontrato che «le lesioni osservate sono riferibili ad avvelenamento da anticoagulanti».
 
Napoli: cani segregati salvi dopo un mese
Diana e Baby hanno due anni e fino a un mese fa erano due pastori tedeschi grossi e belli. Ora sembrano due cani randagi a cui la vita è passata addosso con la violenza di un ciclone; un ammasso di ossa che fa fatica persino a restare in piedi. Diana è incinta, per camminare non usa più le zampe, si appoggia sulla pancia dilatata, mentre Baby la sostiene con il poco fiato risparmiato dai morsi della fame. Per venti giorni non hanno toccato acqua né cibo, abbandonati dal loro padrone in una baracca piazzata sul lungomare di Castellammare, stipati tra sedie, tavoli e quel che resta di un teatrino di burattini.
 
ROVERBELLA (Belvedere)-Mn. E' tornato a colpire il killer dei cani
Il killer dei cani di Roverbella è tornato a colpire. Sono morti, dopo un'agonia di poche ore, i due animali del fornaio di Belvedere di Malavicina, Umberto Sai, a distanza di una settimana l'uno dall'altro. E il veterinario che li ha visitati entrambi, senza poter far nulla per salvarli, non ha dubbi: i sintomi sono quelli dell'avvelenamento da topicida.
Secondo un rapido calcolo fatto dagli abitanti della frazione, con questi ultimi due è arrivato a 18 il numero dei cani morti avvelenati dallo scorso inverno.
 
MONFALCONE (GORIZIA): Cane segregato liberato dai vigili. Padrone denunciato
Gli venivano assicurati regolarmente cibo e acqua, ma da almeno due settimane viveva rinchiuso tra le quattro mura di un bar ormai chiuso. Senza la possibilità di uscire, senza potersi sgranchire le zampe e correre all'aria aperta. Protagonista uno splendido esemplare di boxer che, nei giorni scorsi, è stato liberato dalla Polizia municipale di Ronchi dei Legionari. La segnalazione, al comando di via Duca d'Aosta, è arrivata direttamente dal proprietario dell'immobile di via Staranzano, lo stesso che l'aveva dato in affitto a chi, negli ultimi mesi, aveva gestito un «pub». I vigili urbani si sono subito resi conto dello stato di grave disagio in cui era costretto il cane.
 
Savona: Tre cani e cinque gatti avvelenati a Sant´Ermete
In via Bellandi e zone limitrofe di Sant´Ernete a Vado Ligure sono
stati avvelenati, con bocconi di carne contenenti sostanze venefiche,
tre cani e cinque gatti. Due cani e tutti i gatti sono morti, malgrado
le cure dei veterinari. La segnalazione è della Protezione animali
 
Perugia: Gatti seviziati e uccisi, crudeltà e messe nere
Un gatto lapidato, un altro rasato e trovato con due buchi sotto la gola. É il macabro bilancio stilato da alcuni volontari dell'Enpa che da mesi seguono le vicende di una colonia di gatti che frequenta un fazzoletto di terra sopravvissuta al cemento di Fontivegge.
 
Ormelle (Tv ): Stalla nel degrado Sequestrati 60 bovini
Un'intera stalla di bovini da latte sequestrata per... mancanza di benessere. Suonerà singolare, la motivazione che l'altro giorno ha spinto i carabinieri del Nas di Treviso a prendere il provvedimento nei confronti di un'azienda di Ormelle, legata all'Immobiliare San Francesco. Ma la normativa in ambito comunitario prevede che, nel caso di allevamenti, agli animali debbano essere garantite le condizioni di benessere. Insomma, anche per una stalla deve essere garantito un ambiente consono per limitare situazioni di degrado e limitare, ad esempio, l'insorgere di ricettacoli di batteri.
 
Pordenone: Uccidono un cane e lo bruciano
L’allarme è stato dato ieri sera da una persona che rientrava a casa dopo aver lavorato nei campi. «Mentre guidavo – ha raccontato – ho visto affiorare da un cespuglio le zampe di un animale. Non ho avuto modo di pensare cosa fosse perché ho capito subito che si tratta di un cane di grossa taglia. Onestamente non l’ho toccato e per questo motivo non sono in grado di dire se sia stato ucciso o se sia morto di morte naturale. Fatto sta che il proprietario si è disfatto del corpo arrivando persino a bruciarlo. Un atto indegno di chi si considera persona civile».
 
Matelica (Mc): dieci gatti massacrati a bastonate
Terminata da poco la tormentata vicenda dell'ordinanza comunale contro due colonie di gatti randagi, i felini domestici restano al centro della cronaca. Questa volta però di una triste storia di violenze. Infatti, secondo un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Camerino dal coordinamento nazionale della Lida (Lega italiana difesa degli animali), una decina di esemplari di una colonia di gatti che vive nella Casa di riposo “E. Mattei” sarebbe stata vittima di violenze ed uccisioni. Parte di queste morti, secondo gli stessi ambientalisti, sarebbero dovute a bastonate e percosse ricevute da parte di un anziano sotto cure psichiatriche, ospite dell'istituto.
 
Vicenza: Salvato un cane da caccia segregato per anni in una buca
Un cane da caccia setter murato vivo da oltre 10 anni, ormai cieco, che viveva in uno spazio minuscolo sopra uno strato consistente di escrementi. Brutta storia quella di Rocky, nome fittizio di un setter che un cacciatore ha deciso di far vivere in un tugurio angusto, con appena un piccolo spiraglio per far passare l’aria. Una condizione inaudita anche per un animale, forse dovuta al fatto che il padrone non poteva tenerlo in casa, e perciò gli faceva comodo parcheggiarlo in una specie di buca, posta nella zona collinare di Velo d’Astico. Dove è stato individuato grazie alle ricerche di una volontaria della Protezione animali, allertata dai guaiti che percepiva da tempo e di cui non riusciva a capire la provenienza.

Imola: Ma la bestia non è il cane
Un gesto incivile. Una barbarie. Violenza pura esercitata contro chi non poteva difendersi e credeva che la mano che stava per ucciderlo fosse una mano amica.Non ci sono parole per definire il gesto di cui è stato vittima un cane da caccia, un segugio di 1 anno di età, maschio, di circa 30 chilogrammi di peso, col manto a pelo corto di colore nero-focato e le orecchie lunghe trovato morto giovedì sera in via Sillaro, a poche centinaia di metri dallo svincolo che conduce a Sassoleone.Secondo le testimonianze raccolte dal presidente dell’Eipa, l'ente imolese per la protezione degli animali, Romolo Ranieri, qualcuno approfittando del buio avrebbe gettato il cane da un'auto in corsa. La vettura, molto probabilmente un fuoristrada di colore chiaro, avrebbe rallentato proprio per buttare in strada il quadrupede.Quando è stato raccolto, questo aveva del sangue rappreso che usciva dalla bocca, segno che molto probabilmente era stato ucciso prima di essere gettato sull'asfalto, forse a bastonate.
 
Thiesi ( Ss): Un killer vigliacco uccide con i bocconi avvelenati tanti cani e gatti a Thiesi
Cè 'chi gli animali domestici li ama, li rispetta e li accudisce con cura, e chi, al contrario, nei loro confronti manifesta il massimo disprezzo". Vittime di tali personaggi i nostri piccoli amici a quattro zampe: cani e gatti. Un killer (o più d'uno?) che agisce nel più accorto anonimato sta operando una vera propria strage. Se ne lamenta la signora Lina Serusi. "A Thiesi - osserva la signora - qualche persona vigliacca manda a una fine vergognosa tanti animali domestici. Da un po' di tempo, tanti concittadini subiscono lo shock di assistere alla terribile agonia della propria bestiola, assassinata col boccone avvelenato.
 
Savona: veleno per centinaia di piccioni
Trenta al Prolungamento, una ventina in piazza del Duomo, un´altra buona decina in piazza Saffi, altri sotto i portici di via Paleocapa. Un altro centinaio in varie zone della periferia. Sembra un bollettino di guerra quello diffuso ieri dall´Enpa che denuncia un avvelenamento della colonia di colombi savonese su vasta scala. Le guardie zoofile stanno per presentare l´ennesima denuncia alla magistratura ma fino a ieri non hanno potuto fare altro che raccogliere prove, e soprattutto animali morti.
 
Follo (La Spezia): «Cecchino» uccide tre gatte
Triste atto vandalico ai danni di tre animali, tre gatte per la precisione, che si è consumato nelle scorse settimane nella zona di Piana Battolla. Qualcuno, quasi sicuramente da una finestra, ha sparato ai tre animali mentre si trovavano su di un terrazzo, al terzo piano di uno stabile, praticamente in casa. La proprietaria delle gatte si è accorta che qualcosa non andava, ma non poteva ipotizzare che i suoi animali fossero stati ferite mortalmente. Le prime due gatte sono morte quasi subito, la terza invece ha resisto qualche giorno, poi il veterinario che ha eseguito una serie di interventi per salvarla di è reso conto che all'interno dell'animale c'era un pallino di una carabina ad aria compressa, una di quelle da tiro.
 
Sassari: Botte e abbandoni, questa è vita da cani
Una situazione drammatica»: così vengono definiti i maltrattamenti sugli animali da chi ha scelto di fare volontariato nel campo del randagismo. Basta parlare con loro per far emergere una valanga di episodi di inconcepibile cattiveria nei confronti di esseri indifesi. Un argomento tornato alla ribalta di recente per alcuni casi di pitbull massacrati di botte dai loro proprietari per addestrarli alle lotte clandestine e per i cani presi a fucilate nella zona del campo di calcio di Bancali.
 
Concordia (Mn): Abbandonano un cane in buca piena d'acqua
Concordia nei giorni scorsi è stata teatro dell'ennesimo caso di abbandono di animali domestici da parte di sventurati proprietari.
Martedì della scorsa settimana alcuni tecnici del Comune erano intervenuti in via Val di Sole per liberare un terreno da un cumulo di rifiuti scaricati abusivamente. Durante i lavori si sono accorti della presenza di un cucciolo di cane di circa tre mesi, nascosto in una buca. Il cucciolo, dal pelo bianco e marrone, secondo alcuni testimoni si aggirava da quelle parti già da tre giorni, sotto il diluviuo che già imperversava. I tecnici hanno quindi avvisato la Polizia Municipale che dopo avere trasportato l'animale al canile intercomunale di Mirandola, dove è stato sottoposto alle prime cure, si è messa in cerca del proprietario.
 
Zocca (Mo): Polpette avvelenate, già morti 5 gatti
Un atto incivile. Viene segnalato dall'Enpa che in questi giorni nella zona Fontanelle-Braglie qualche incosciente, non meglio identificabile, ha sparso bocconi contenenti liquido corrosivo nel pasto che i volontari somministrano alle colonie di gatti che l'Ente ha individuato e accudisce. In passato, nella zona, erano stati uccisi alcuni cani con polpette avvelenate.
La zona non è nuova a fatti del genere.
 
Sarnano: Cinghiale ucciso in modo atroce E’ morto di fame, di sete, di sfinimento. Inutili e atroci le sofferenze inflitte da un criminale bracconiere a un cinghiale rimasto preso in un laccio d’acciaio: invano a cercato di liberassi dilaniandosi la carne. La carcassa dell’animale, ormai morto da alcuni giorni, è stata trovata ieri mattina dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Sarnano in località Terro.

POGGIBONSI (Si): Rubano cagna e 7 cuccioli
Forse l'ombra dei combattimenti clandestini tra cani, dietro alla sparizione di otto bulldog americani (la mamma e sette cuccioli di due mesi) nel centro di Poggibonsi? Un'ipotesi inquietante, dopo il fatto avvenuto ieri mattina nella via privata Sardelli, nei pressi del passaggio a livello di Largo Gramsci.

 

NOVOLI ( Le ). Ritrovato una gattino con le zampe amputate
L'ultimo macabro ritrovamento di un piccolo meticcio impiccato ai rami di un albero, ha allarmato i volontari dell'associazione novolese, che, accusano, riproponendo sui manifesti la drammatica immagine del povera bestiola. «L'ennesimo atto di brutale violenza su animali inermi, il prodotto della stupidità e della vigliaccheria. Un messaggio di morte», scrivono e invitano la cittadinanza a «denunciare ogni forma di maltrattamento; difendere gli animali, è difendere la vita».

Altamura (Ba): Combattimenti tra cani scatta l'allarme tante le carcasse ritrovate
Tra le pietre ed i ciuffi della diffusa vegetazione tipicamente murgiana giace una piccola collinetta di pelo scuro. E' un cane, un pit-bull di medie dimensioni, senza vita. Ha le carni dilaniate ed il pelo squarciato in più punti.
Non è la prima volta che la carcassa di un cane venga rinvenuta in queste contrade. Il sospetto, molto forte, è uno solo. Cioè che le campagne murgiane possano essere utilizzate come luogo per combattimenti tra cani o, come ipotesi secondaria ma sempre legata alle gare clandestine, come loro cimitero. Un sospetto che viene confermato dalle principali associazioni impegnate nella difesa e nella protezione degli animali.

Como: quattro cuccioli lasciati in un sacco Dopo l’impiccagione e gli spari ai gatti che si è verificata a San Fermo della Battaglia, una nuova, agghiacciante, scoperta è stata effettuata l’altro giorno nelle vicinanze del campo sportivo di Gironico dove, dentro a un sacchetto di plastica, sono stati abbandonati quattro cuccioli di cani bastardini. Gli animali erano nati da pochissimi giorni, al punto che avevano ancora tanto di cordone ombelicale ben visibile. Le lamentele dei quattro cuccioli sono state udite da due muratori che operavano in un cantiere edile vicino al campo sportivo e che si sono subito attivati per prestare ai piccoli le prime, amorevoli cure. Trasportati in fretta e furia nell’ambulatorio di un veterinario di Faloppio, i quattro cagnolini hanno trascorso la prima notte accanto a diversi volontari de “L’arca di Noè”, anche se nella mattinata di ieri uno dei tre non ce l’ha fatta: purtroppo non è riuscito a superare una crisi ed è deceduto tra le braccia di una giovane soccorritrice.


Rimini: Una cagnetta abbandonata nel fango
«Ancora una volta voglio denunciare la vigliaccheria e la irresponsabilità delle persone che abbandonano gli animali in campagna, dove spesso muoiono di fame. Questo bellissimo setter di taglia media di circa 3 anni vive in campagna da 3 mesi, ha scavato la sua cuccia in un bosco, sotto a un cespuglio di more. Quando piove è nel fango. Dopo molto tempo siamo riusciti a avvicinarlo e è una femmina, dolcissima, anche se molto diffidente e impaurita. E' già stata visitata dal veterinario che l'ha trovata in ottima salute e è già stata sterilizzata.
 
San Quirico:(Si) trucidati due cani
Due episodi, forse legati tra loro, sono accaduti nella borgata agricola di San Quirico. Lunedì due pastori tedeschi si sono allontanati da una casa e per due giorni, nonostante le ricerche dei padroni, non si sono fatti vedere. Nella notte di martedì un gregge di pecore è stato assalito da alcuni cani, e alla fine dieci ovini sono stati dilaniati. Mercoledì sera la macabra scoperta: i due cani sono stati trovati dal loro padrone, ai confini del terreno che circonda l’abitazione, barbaramente trucidati. Una scoperta che ha scioccato il giovane, il quale in preda alla disperazione è fuggito verso casa. I genitori increduli si sono precipitati sul posto indicato dal figlio e anche loro sono rimasti impressionati dalla scena.
 
Belluno: Cani e gatti «allevati» come in un lager
Nelle gabbie, sporchi e in mezzo al fango, come cuccia anche i bidoni rovesciati. Più che un allevamento, «Le streghe» era una specie di lager dove la polizia ha ritrovato 16 cani e 4 gatti. Ma per il maltrattamento di animali Gustavo Bocchini Padiglione, 55enne di Padova, è stato solo denunciato: agli arresti (ora ha l'obbligo di firma) c'è finito per 54 piante di marjiuana alte più di due metri che la polizia ha trovato in stalla. Ma l'«operazione Pluto» di squadra mobile, volanti e scientifica ha permesso di recuperare anche pugnali (da collezione) e una pistola col colpo in canna. Denunciata la convivente.
L'allevamento è sotto sequestro: i cani (lasciati sul posto) sono in custodia ai veterinari che li accudiscono e nutrono con crocchette vere, non crusca o acqua piovana (questi gli alimenti ritrovati nei magazzini pericolanti dell'allevamento). I poliziotti si sono imbattuti in bullodog e yorkshire, pitbull e rottweiler, un san bernardo libero e 4 gatti (due a pelo lungo).
 
Bolzano:L'agonia di un cane investito
«È una cosa disumana, hanno lasciato agonizzare quel cane per tre ore». Sono passati tre giorni, ma Patrizia Pappalardo non sa darsi pace, perché il rantolo di quell'animale è come un incubo.
«Saranno state le 20.30 di martedì - racconta - quando una macchina in via Cagliari ha travolto un cane ed è scappata. La povera bestia stava male e si è trascinata sotto un'auto in sosta. Qualcuno ha chiamato i vigili urbani, ma loro erano occupati ed è arrivata una pattuglia dei carabinieri. Hanno telefonato al canile della Sill, non rispondeva nessuno e allora hanno chiesto l'intervento dell'accalappiacani».
L'addetto non è arrivato ma i proprietari dell'auto sotto la quale si era nascosto il cane ferito gravemente, avevano bisogno della macchina per andare al lavoro. «I carabinieri lo hanno spostato - prosegue Patrizia Pappalardo - e in attesa dell'accalappiacani lo hanno legato ad un paletto di un giardino delle case degli inglesi. È stato uno strazio sentire il rantolo di quella povera bestia che ha agonizzato per tre ore. Ho un unico rammarico: non aver chiamato subito il veterinario, ma ci avevano assicurato che l'accalappiacani sarebbe stato lì nel giro di poco, invece è arrivato solo alle 23.30, perché in Val Venosta per un altro intervento. Intendiamoci, se fosse arrivato prima il cane sarebeb morto lo stesso, ma almeno non avrebbe sofferto».
Patrizia ha poi ricostruito gli spostamenti, prima dell'investimento, di quel cane, un incrocio con il guinzaglio di corda nera ancora al collo e la medaglietta, segno che non era un randagio, ma era scappato a qualcuno della zona.
 
Messina: uccide a colpi di pietra quattro cuccioli «perché guaivano in continuazione»: denunciato
Ha ucciso a colpi di pietra quattro dei cinque cuccioli di un cagna randagia partoriti poco distante dalla sua abitazione. «Mi disturbavano - avrebbe detto - perchè guaivano in continuazione». Con l'accusa di violenze contro animali un uomo, del quale non sono state rese note le generalità, è stato denunciato ai carabinieri. Solo una delle piccole bestiole, meno di un mese, è sopravvissuta. Tre dei cuccioli sono morti sul posto; il quarto invece, trasportato da un veterinario, è sopravvissuto pochi minuti. Sul posto, oltre che i militari, sono intervenuti anche i volontari della Lav di Taormina: si sono presi cura del cucciolo sopravvissuto e di sua madre.
 
Casteggio ( Pv ): Sono avvelenati dalla stricnina anche i cani da tartufi
Avvelenati anche i cani da tartufi. «Capita tutti gli anni, quando i cercatori di tartufi si mettono all'opera - spiega Maurizio Antoniazzi, segretario provinciale del Sindacato Veterinari Liberi Professionisti - I cani che li accompagnano, si tratta soprattutto della specie chiamata lagotto, devono fare i conti con la presenza di bocconi avvelenati. Queste esche mortali sono dissipate nelle zone collinari, per esempio Romagnese o Zavattarello». Ogni anno la stricnina miete vittime senza tregua. Anche tra i cani da tartufo.
 
Olbia: Cane gettato nel cassonetto
Qualcuno lo ha gettato nel cassonetto come fosse un rifiuto e solo il pronto intervento di due ragazzi lo ha salvato da morte certa.
La brutta avventura è capitata a un bellissimo bassotto color miele, recuperato in un contenitore per l'immondizia vicino al rione di Sa Minda Noa.
A raccontare l'episodio e a denunciare ancora una volta un caso di maltrattamenti nei confronti degli animali e la Lida.
 Probabilmente il bassotto "disturbava" un po' e, qualcuno, ha pensato bene di liberarsene gettandolo frettolosamente tra i rifiuti.
 
Azzano decimo ( Pn ):Piromane il killer dei gatti
Ritorna il killer dei gatti, questa volta non con il veleno, ma con il fuoco. Dalle prime indagini sembra sia proprio la sua mano dietro all'incendio di piccole dimensioni divampato ieri, poco prima delle 17, nel centro cittadino (dietro alla Coop). L'incendio si è sviluppato in una vecchia casa abbandonata, da qualche anno dimora di una colonia di venti gatti, fortunatamente salvati. Le fiamme, che hanno interessato il terrazzino al piano terra, sono state domate in tempo dai vigili del fuoco intervenuti immediatamente in seguito alla chiamata dei Carabinieri della locale stazione.Secondo quanto si è appreso, sul terrazzino coperto della vecchia casa, le fiamme hanno invaso lo spazio dove i gattini andavano a mangiare e dormire. Dai primi dati sembra siano bruciate ciotole, copertine e cucette che si trovavano all'interno del terrazzo coperto. E forse proprio quello che voleva il maniaco.
 

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