Europa del Sud, USA, Australia, Giappone, Canada del Sud, Sud-Est Asiatico e Africa. Italia: diffusa su tutto il territorio nazionale, degne di nota per l'elevata casistica le province di: Cremona, Piacenza, Rovigo, Ferrara, Torino,Novara, Pavia, Mantova, Modena, Bologna(soprattutto legata alle aree in prossimità di corsi d'acqua o di acque stagnanti dove le zanzare sono più numerose).
Stagione
Generalmente da aprile fino a ottobre.
Uomo
Non colpisce l'uomo.
Cos'è?
E' una malattia parassitaria (Dirofilaria
Immitis) trasmessa dal morso di zanzare infette.
Come?
I vermi adulti vivono nel ventricolo cardiaco destro e nelle arterie polmonari del cane. Le femmine producono le microfilarie (forme larvali giovani) che diffondendosi nel sangue sono facilmente ingerite dalle zanzare, all'interno di queste si trasformano in larve infestanti. Quindi la diffusione della malattia avviene durante l'azione ematofaga delle zanzare portatrici di tali larve infestanti.
Incubazione
I sintomi compaiono dopo alcuni anni.
Sintomi
I primi sintomi che si manifestano sono legati ad un disturbo cardiopolmonare: affaticamento,abbattimento, e collasso in seguito ad agitazione o sforzo eccessivi,
tosse e anoressia.
Cura
E' strettamente legata alla gravità dei sintomi, infatti se la malattia è in stadio avanzato la cura può persino scatenare delle reazioni avverse che mettono in gioco la vita dell'animale.
Medicinali
Vengono generalmente usati derivati dell'arsenico per eliminare i vermi adulti seguiti dall' ivermectina per uccidere le microfilarie.
Prevenzione
Esami del sangue seguiti dalla somministrazione per bocca di farmaci contro la filariosi (microfilaricidi in
compresse o tavolette) da utilizzare una volta al mese.
La Demodicosi o Rogna Rossa è una malattia sostenuta da un acaro parassita chiamato Demodex canis. Il Demodex vive principalmente nel follicolo pilifero dove si riproduce e causa la caduta del pelo. Lo si ritrova anche nelle ghiandole sebacee. Non è una malattia contagiosa ne per l'uomo ne per gli altri animali. Il suo ciclo vitale è di 20-35 giorni.
Come?
Il contagio avviene solo nei primi 2-3 giorni di vita del cucciolo durante l'allattamento, per contatto diretto con la madre portatrice della malattia. Infatti è già dimostrabile sul muso dei cucciolini di 16 ore di vita.
I cuccioli nati per parto cesareo da madri infestate e allontanati subito non contraggono la malattia.
Perché
Il parassita può essere presente in numero ridotto nella pelle di molti cani sani senza per questo dare origine alla malattia. Solo in alcuni soggetti si moltiplica a dismisura dando la tipica sintomatologia.
In che modo
Le cause scatenanti sono ancora allo studio anche se pare ormai accertato che: -esiste una predisposizione ereditaria legata a certe razze o addirittura a certe linee di sangue all'interno della razza - fattori stressanti o debilitanti che agiscono sul sistema immunitario compromettendone il suo buon funzionamento -in genere sono colpiti i soggetti in età prepubere vale a dire al di sotto dell'anno di età
Razze a rischio
Le razze brachicefale a pelo corto sono le prime della lista:
BOXER, BULLDOG, AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER, PIT BULL TERRIER, BOSTON TERRIER
Razze a pelo corto dolicocefale:
BASSOTTO, BASSETT HOUND, DOBERMAN, ALANO, DALMATA, POINTER
Altre razze:
COLLIE, BEAGLE, PASTORE TEDESCO, COCKER SPANIEL
Sistema Immunitario
Il difetto ereditario consisterebbe in un'anomalia dei Linfociti-T i quali non riconoscerebbero il Demodex canis come "nemico".
I Linfociti-T fanno parte del complesso insieme del sistema immunitario di un organismo, volto alla difesa di tutte le possibili aggressioni.
Inoltre è stato anche dimostrato che quando il Demodex canis è presente in grande numero nella pelle del cane malato produce un fattore chimico capace di deprimere a sua volta il sistema immunitario!
Immune depressione
I fattori che influiscono negativamente sul buon
funzionamento del sistema immunitario sono: età, pelo corto, cattivo stato di nutrizione, estro, parto,stress, parassiti intestinali e malattie debilitanti
Sintomi
Forma localizzata:
arrossamento cutaneo, desquamazione, diradamento del pelo (testa,collo, gomiti)
Forma generalizzata:
è estesa a tutto il corpo dell'animale e può anche essere complicata dai batteri i quali si trovano nelle condizioni ottimali per creare un danno ulteriore. In questi casi la cura diventa difficoltosa e si può anche arrivare alla completa debilitazione del cane
Diagnosi
La diagnosi viene confermata attraverso un raschiamento cutaneo e l'evidenziazione del parassita al microscopio.
Cura
La cura è specifica per ciascun caso.
In linea di massima per la forma localizzata vengono utilizzati prodotti acaricidi per uso topico: come soluzioni da applicare localmente, molto utile è la somministrazione di vitamina E. La cura può anche protrarsi per lunghi periodi e la ricaduta è rara. Per quanto riguarda la forma generalizzata e/o complicata da germi solo la visita clinica accurata può stabilire la linea terapeutica migliore
Europa,USA del Sud, Asia, Giappone, Africa,Sud-America ed America Centrale.
Stagione
In genere la stagione estiva quando le zecche sono attive.
Uomo
Il parassita viene definito ospite specifico,
in questo caso è specifico del cane.
Cos'è?
E' una malattia causata da un protozoo
parassita e trasmessa con il morso delle zecche infette.
Come?
Il parassita vive e si riproduce nei globuli rossi causando la loro massiva distruzione ed anemia.
Incubazione
Da 2 a 4 settimane.
Sintomi
I sintomi più appariscenti sono:
abbattimento dovuto alla febbre alta all'anemia, urina di colore bruno. Oltre alle forme iperacute ed acute ci sono anche casi cronici.
Cura
Consiglio: affrettatevi dal vostro
veterinario! L'evoluzione rapida della malattia è quasi la norma.
Medicinali
Imidocarb, Diminazene diaceturato, e altri
farmaci. In italia per la cura dei piccoli animali viene impiegato l'imidocarb.
Prevenzione
E' disponibile il vaccino anche se non protegge completamente contro l'infezione.
Inoltre:
Il nostro rapporto con cani e gatti spesso è rovinato o eccessivamente influenzato dalla paura delle malattie trasmissibili dagli animali all'uomo. Importante è sapere che può succedere anche l'inverso: cioè che siano gli umani a trasmettere malattie agli animali. Comunque pochissime sono le malattie trasmissibili dall'animale all'uomo. Oggi sappiamo quali sono e come tenerle sotto controllo. Inoltre la maggior parte dei microrganismi sono specie-specifici, cioè colpiscono soltanto una specie animale (o solo cane o gatto o coniglio ....o uomo).
Per di più le persone possono trasmetterci malattie più facilmente di cani e gatti, eppure questo non condiziona i nostri rapporti sociali. Prendiamo l'autobus, stiamo in ufficio o partecipiamo a feste o a riunioni, virus e batteri possono essere dappertutto, ma non per questo diventiamo eremiti. La paura delle malattie non deve impedirci di avere relazioni con cani e gatti. Le quotidiane regole di igiene, come lavarsi le mani prima di mangiare e la normale pulizia della casa, già bastano a difenderci da molti rischi.
Un fattore che può indurre in inganno sono i nomi, spesso imprecisi o simili a quelli delle patologie umane. Quello che fa più impressione è certo l'Aids felino (immunodeficienza felina). Si tratta anche in questo caso di un'affezione specie-specifica: non è trasmissibile agli esseri umani né l'Aids umano è trasmissibile ai gatti.
Un altro fattore da considerare è la scarsa passione che alcuni medici hanno nei confronti degli animali, che li porta spesso ad ingigantire i rischi, per cui gli animali significano sporcizia e pericolo e diventano il capro espiatorio su cui scaricare colpe infinite.
In realtà mantenere il proprio animale sano e dedicargli appropriate attenzioni igieniche mette al riparo dalle poche malattie trasmissibili. E' importante perciò sottoporre il proprio animale a regolari visite di controllo presso un veterinario di fiducia che potrà anche suggerire tutte le precauzioni da prendere.
Ogni giorno nascono moltissimi cuccioli di cane e gatto. Alcuni sono fatti nascere intenzionalmente, altri invece nascono da animali fertili randagi o comunque lasciati troppo liberi.
Il numero di cani e gatti è molto maggiore rispetto alle famiglie disposte ad ospitarli. Gli animali non voluti sono considerati come un fastidio, una seccatura. Tanto comune quanto illegale come "soluzione" è l'abbandono: molta gente abbandona gli animali pensando che qualcuno li raccoglierà oppure che possano sopravvivere procacciandosi il cibo da soli. In realtà quasi sempre li attende un trattamento crudele, morte per fame, malattia, freddo, incidente stradale oppure possono essere vittime di persone senza scrupoli che li useranno per allenare cani da combattimento. Oltre a questo, gli animali liberi continueranno a riprodursi, aumentando il fenomeno del randagismo.
Quando si decide di far avere una cucciolata al proprio animale, bisognerebbe pensarci un bel po'. E anche ammettendo che si riesca a dare una valida sistemazione a tutti i cuccioli, si continua ad alimentare il circolo della sovrappopolazione, senza tener conto del gran numero di animali abbandonati nei vari rifugi che aspettano di essere adottati. Inoltre i canili sono sovraffollati e non sono più in grado di accogliere cucciolate in attesa di sistemazione.
E' evidente quindi che la migliore soluzione è quella della sterilizzazione. E' vero, si tratta di un atto "contro natura", ma d'altra parte è "contro natura" anche imprigionare le femmine o impedire ai maschi di raggiungerle durante i calori. Purtroppo la vita degli animali da compagnia è già "snaturata" essendo essi dipendenti da noi in mille modi diversi e la sterilizzazione non costituisce certamente lo "snaturamento" maggiore.
Ed ecco, molto sinteticamente, alcune informazioni in proposito:
Non bisogna illudersi di riuscire ad impedire l'accoppiamento (basta una sola disattenzione o un imprevisto e si sono rese vane mille precauzioni);
Per il maschio esistono:
La castrazione, che impedisce la procreazione e rende l'animale più tranquillo, meno aggressivo e meno incline a scappare (si evitano così diverbi con i proprietari di femmine non consenzienti, scontri tra maschi rivali con conseguenze spesso gravi ed incidenti stradali o altri danni a cose e persone). Inoltre nel gatto elimina la spiacevole abitudine di marcare il territorio; la vasectomia, quasi esclusivamente utilizzata nel cane, che lascia inalterato l'istinto naturale dell'animale ma impedisce la procreazione;
Per la femmina esistono:
La castrazione o "ovariectomia" (asportazione delle ovaie, con o senza utero), che costituisce l'intervento risolutivo per eccellenza perché elimina il calore (ciò va particolarmente a vantaggio di chi si trova a fare i conti con appassionati ammiratori durante le passeggiate o davanti alla porta di casa!).
Nelle cagne aggressive si nota in genere un addolcimento del carattere. E' importante sottolineare che questo intervento, se effettuato entro il primo anno di età (primo calore), si è dimostrato come l'unico mezzo efficace nella prevenzione dei tumori mammari e dell'utero (molto frequenti in cagne e gatte). Per restare in tema, anche nel maschio la castrazione previene l'insorgenza del tumore alla prostata (frequente nel cane adulto);
la legatura delle tube, poco consigliabile nella gatta perché porta a continui calori con conseguente stato di protratto nervosismo (anche del proprietario!), evita il concepimento ma non le manifestazioni del calore, il richiamo dei maschi e le gravidanze immaginarie; In alternativa agli interventi chirurgici c'è chi sceglie trattamenti farmacologici con le cosiddette "pillole" ma queste, oltre alla dubbia affidabilità, possono avere effetti dannosi alla salute e a lungo andare possono predisporre ad infezioni se non addirittura a tumori. Inoltre le pillole richiedono trattamenti protratti e costosi nel tempo.
Fermo restando che il mondo in cui viviamo e le sue risorse non sono solo nostre ma vanno condivise anche con gli altri esseri viventi, la sterilizzazione si prospetta come un metodo quantomeno preventivo di nuove nascite con un destino estremamente incerto, se non crudelmente segnato.
Alcune delle più comuni obiezioni sono:
Sterilizzare un animale lo fa ingrassare? No, a patto che abbia una alimentazione adeguata e faccia esercizio. La sovralimentazione e la vita sedentaria sono infatti i veri responsabili dell'obesità.
E' preferibile che le femmine abbiano almeno un parto? Le femmine di cane e gatto possono vivere tranquillamente la loro vita senza aver mai partorito. Un tempo si consigliava un parto unicamente per facilitare il successivo intervento di sterilizzazione ma oggi, grazie alle moderne tecniche chirurgiche, l'intervento non comporta maggiori rischi se l'animale non ha mai partorito.
E la spesa? La sterilizzazione è una evenienza che si verifica una sola volta durante la vita dell'animale.
Sicuramente a conti fatti viene a costare di più, non solo in termini di denaro ma anche di tempo, il parto, l' accudimento dei cuccioli e la cura delle eventuali complicanze e malattie sia della madre che dei cuccioli. In quest' ottica la spesa prevista dal tariffario dell'Ordine dei Medici Chirurghi Veterinari è accessibile a tutti.
Data creazione : 18/10/2010 @ 21:06
Ultima modifica : 20/10/2010 @ 13:48
Categoria : Pronto Soccorso Pagina letta 10494 volte